Fogliano arte, Villa di Fogliano, Parco del Circeo, giugno – agosto 2010
Dal catalogo: “(…) Sul lato opposto è la sagoma a terra de “Il nuotatore” di Michele D’Alterio, incastonata nel suo quadrato di cielo. Non è la sagoma reale che vi si rappresenta, ma il suo specchio. Un rettangolo la contiene, venato di ombre marine. L’opera ricorda allusivamente certe iconografie egizie, ma il transito di emozioni che la accompagna rimanda a giochi contemporanei, interni, psicologici. L’onda è metafora di un oltre, di un dentro, di un abisso dell’anima. Gioco duro, si dirà. Gioco per adulti. Ma esiste davvero un gioco per grandi e un gioco per piccini? O è piuttosto il gioco una forma dello spirito, uno stato dell’essere? E ancora: il gioco è solo la forma o anche contenuto? Solo ricerca o anche rinvenimento? Non è forse gioco lo stesso gioco della vita? (…)”